La fondazione umanitaria di Gaza Ghs, sostenuta da Israele e Stati Uniti, afferma che tutti i suoi siti di distribuzione degli aiuti nell’enclave sono nuovamente chiusi e che una data di riapertura sarà annunciata in seguito, esortando i residenti a stare lontani da questi siti “per la loro sicurezza”. Lo riporta il Times of Israel.
La chiusura coincide con il primo giorno della festività musulmana di Eid al-Adha.
Katz, ‘se Hezbollah non disarma, nuovi raid sul Libano’
Il Ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha dichiarato che l’Idf continuerà a colpire Beirut se il Libano non disarma Hezbollah. La dichiarazione segue una notte di raid israeliani sulla periferia della capitale libanese, preceduti da ordini di sgombero per la popolazione, contro “fabbriche segrete” di droni della milizia filoiraniana. “Non ci sarà calma a Beirut, né ordine o stabilità in Libano senza sicurezza per lo Stato di Israele. Gli accordi (di tregua, in vigore da novembre, Ndr) devono essere rispettati e, se non farete ciò che è necessario, continueremo ad agire, e con grande forza”, ha detto Katz in una nota.
Media, ‘Israele non attaccherà Iran durante colloqui con Usa’
“Israele ha rassicurato la Casa Bianca che non lancerà un attacco contro gli impianti nucleari iraniani a meno che il Presidente Trump non segnali il fallimento dei negoziati con l’Iran”: lo scrive il sito di news americano Axios, che cita due funzionari israeliani informati. “Nelle ultime settimane – ricorda Axios – l’amministrazione Trump si è preoccupata che Israele si stesse preparando a lanciare un attacco, nonostante i colloqui in corso, e il Presidente Trump ha dichiarato di aver messo in guardia il Primo Ministro israeliano Benyamin Netanyahu dal fare la sua mossa mentre i colloqui sono ancora in corso. Ma Trump ha anche affermato che la sua posizione “potrebbe cambiare con una telefonata” se ritenesse che i colloqui con l’Iran non stiano portando a nulla”. Israele ha trasmesso il messaggio di rassicurazione durante la visita a Washington la scorsa settimana del Ministro per gli Affari Strategici israeliano Ron Dermer, del Direttore del Mossad, David Barnea e del Consigliere per la Sicurezza Nazionale, Tzahi Hanegbi, secondo le fonti. “Abbiamo tranquillizzato gli americani e detto loro che non c’è logica nel lanciare un attacco se si può trovare una buona soluzione diplomatica. Per questo motivo daremo una possibilità e aspetteremo, prima di intraprendere un’azione militare”, scrive Axios, riportando le fonti. La situazione potrebbe cambiare, invece, solo “quando sia chiaro che i negoziati siano esauriti e che (l’inviato della Casa Bianca) Steve Witkoff si sia arreso”, ha affermato un secondo funzionario israeliano.
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