Dopo l’elezione di Trump, l’ascesa di Musk diventa quasi inarrestabile. Il patron di Tesla è presente al giuramento presidenziale, viaggia a bordo dell’Air Force One, soggiorna nella storica Lincoln Bedroom della Casa Bianca e partecipa alle riunioni di Gabinetto. Per lui Trump crea il ruolo di “special government employee”, affidandogli il DOGE, il “Department of Government Efficiency”, con il compito di “snellire l’efficienza governativa”. Nei quattro mesi che ricopre questo ruolo Musk è sempre al centro della scena, nel bene e nel male: dal saluto nazista alla motosega di Milei, passando dalla Casa Bianca trasformata in una concessionaria di lusso per vendere una Tesla. Fino ad arrivare alla rottura con Donald Trump sul suo “big, beautiful bill”.