Israele – Iran, le news dalla guerra in diretta

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“Abbiamo completato con successo il nostro attacco a tre siti nucleari in Iran, inclusi Fordow, Natanz e Esfahan”: lo scrive Donald Trump su Truth. “Tutti gli aerei sono ora fuori dallo spazio aereo iraniano”. “Contrariamente a quanto affermato da Trump” il sito nucleare di Fordow “non ha subito gravi danni”, ha fatto sapere l’Iran. Secondo i media iraniani, la maggior parte dell’uranio precedentemente stoccato presso l’impianto di arricchimento di Fordow era stato trasferito in un’altra sede.

Araghchi: “Trump ha ingannato i suoi elettori, aveva promesso fine del coinvolgimento in guerre”

“Mentre il presidente Trump è stato eletto con la promessa di porre fine al costoso coinvolgimento dell’America in ‘guerre infinite’ sempre nella nostra parte del mondo, ha tradito non solo l’Iran abusando del nostro impegno alla diplomazia, ma ha anche ingannato i suoi stessi elettori”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, intervenuto in conferenza stampa da Istanbul. Il capo della diplomazia di Teheran ha definito Trump un “bullo fuorilegge”, e ha ribadito i precedenti appelli dell’Iran affinché il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite condanni gli attacchi di Washington.

Araghchi annuncia visita in Russia, “domani vedo Putin”

Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha annunciato in conferenza stampa che volerà in Russia dove domani incontrerò il presidente Vladimir Putin. “Domani terrò consultazioni serie con il presidente russo e continueremo a lavorare insieme”, ha aggiunto.

Le prime immagini del sito nucleare iraniano di Fordow dopo l’attacco

Le immagini satellitari scattate sul sito nucleare iraniano di Fordow da Planet Labs dopo l’attacco degli Usa.

Lavrov, rischio di caos totale nel mondo

“Se il diritto all’autodifesa di ogni Paese, sancito dalla Carta delle Nazioni Unite, viene interpretato in modo tale che ‘decido io stesso quando esercitare questo diritto, e non voglio guardare alla Carta delle Nazioni Unite’, questo, ovviamente, non sarà un ordine mondiale, ma un caos totale”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, commentando gli attacchi israeliani contro l’Iran.

Araghchi, “ci riserviamo tutte opzioni per difenderci”

Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Arghchi, ha accusato gli Usa di un “attacco illegale” contro il suo Paese e ha avvertito che Teheran “si riserva tutte le opzioni” per esercitare il “diritto alla difesa del suo popolo”. Araghchi sta tenendo una conferenza stampa dopo gli attacchi Usa a tre siti nucleari in Iran.

Leader parlamentare Iran evoca uscita da non proliferazione

Gli attacchi condotti dagli Usa contro l’Iran, al fianco d’Israele, “costituiscono una chiara violazione dei loro obblighi internazionali” e mettono ora Teheran nella condizione di ritirarsi dal Trattato di non proliferazione nucleare (Tnp), che sulla carta le vieta di sviluppare armi atomiche. Lo ha detto in queste ore Abbas Golroo, presidente della commissione esteri del Parlamento iraniano, citato dai media ufficiali e ripreso da fonti dell’opposizione a Londra. Golroo ha fatto riferimento all’articolo 10 del Trattato, che prevede una notifica di tre mesi alla comunità internazionale da parte di un Paese firmatario che veda minacciato il proprio interesse nazionale supremo. Ha quindi aggiunto che la Repubblica Islamica si riserva a questo punto “il diritto di esplorare tutte le opzioni legali e internazionali a sua disposizione”.

Pasdaran, ‘risposta sarà dura, faremo pentire gli Usa’

“Risponderemo a questa aggressione con una risposta dura che li farà pentire”: così i Pasdaran iraniani rivolti agli Usa in un comunicato ufficiale rilanciato dai media panarabi.

Media, Usa hanno avvisato Teheran prima degli attacchi

Gli Usa hanno informato Teheran degli attacchi. Lo rivela Amwaj.media. Parlando a condizione di anonimato, una fonte politica iraniana di alto rango ha confermato che l’amministrazione Trump il 21 giugno ha comunicato di non voler raggiungere uno scontro totale e di voler colpire solo i siti nucleari di Fordow, Isfahan e Natanz. La fonte di alto livello ha anche confermato che i siti presi di mira sono stati evacuati e che “la maggior parte” delle scorte di uranio arricchito dell’Iran è conservata in luoghi sicuri.

Idf, recuperati i corpi di tre ostaggi a Gaza”

Il Servizio di sicurezza interna (Isa) e l’Esercito israeliano (Idf) “hanno recuperato i corpi degli ostaggi Ofra Keidar, Yonatan Samerano e del sergente maggiore Shay Levinson nella Striscia di Gaza” nella giornata di ieri: lo annuncia l’Idf su Telegram. “Ofra Keidar, membro del kibbutz Beeri, è stata brutalmente assassinata e rapita dal kibbutz il 7 ottobre 2023 da terroristi di Hamas. Ofra, che aveva 71 anni al momento della sua morte, era madre di tre figli e moglie di Shmuel Keidar, anch’egli assassinato dai terroristi di Hamas nella loro casa di Bèeri – si legge in un comunicato -. Yonatan Samerano è stato brutalmente assassinato e rapito nel kibbutz Bèri il 7 ottobre 2023 da terroristi di Hamas, tra cui un dipendente dell’Unrwa, dopo essere fuggito dal festival musicale Nova. Yonatan aveva 21 anni al momento della sua morte”.
“Il sergente maggiore Shay Levinson, comandante di carri armati del Battaglione “Oz” (77), ha affrontato e combattuto contro i terroristi la mattina del 7 ottobre ed è caduto in combattimento. È stato poi rapito dai terroristi di Hamas. Shay aveva 19 anni al momento della morte”, sottolinea la nota.

Herzog: “Programma nucleare iraniano colpito in modo sostanziale”

“Mi è abbastanza chiaro che il programma nucleare iraniano è stato colpito in modo sostanziale”. A dichiararlo – specificando di non essere al corrente dei dettagli – è stato il presidente israeliano Isaac Herzog, citato dalla Bbc. Alla domanda se Israele abbia chiesto direttamente a Trump di attaccare l’Iran, Herzog ha risposto che si è deciso “di lasciare la questione agli americani”. Quanto alla possibilità che Israele smetta di attaccare, Herzog ha sottolineato che l’Iran sta lanciando missili contro il territorio israeliano e “dobbiamo fare tutto il necessario per difenderci”. “Il modo per farlo è ovviamente affrontare la situazione a livello internazionale e assicurarsi che ci sia una strategia di uscita”, aggiunge.

Von der Leyen, “l’Iran s’impegni a soluzione diplomatica”

“L’Iran non deve assolutamente entrare in possesso della bomba. Con le tensioni in Medio Oriente che hanno raggiunto un nuovo picco, la stabilità deve essere la priorità. Il rispetto del diritto internazionale è fondamentale. È giunto il momento che l’Iran si impegni in una soluzione diplomatica credibile. Il tavolo dei negoziati è l’unico luogo in cui porre fine a questa crisi”. Lo scrive sui social la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen.

Ministro esteri iraniano: “Mai abbandonato diplomazia, fatta saltare da Usa e Israele”

Il ministro degli Esteri iraniano Seyed Abbas Araghchi ha accusato Stati Uniti e Israele di aver fatto deragliare sistematicamente i negoziati diplomatici sul dossier nucleare iraniano, compiendo attacchi contro siti iraniani. In un post su X, Araghchi ha denunciato che Teheran stava prima trattando con Washington quando Israele avrebbe “fatto saltare” la diplomazia, e che la stessa dinamica si sarebbe ripetuta pochi giorni dopo con l’Unione Europea e i Paesi E3. “Che conclusione si dovrebbe trarre?”, ha chiesto Araghchi in tono polemico, criticando la posizione del Regno Unito e dell’Alto rappresentante dell’Ue Kaja Kallas, che chiedono all’Iran di “tornare al tavolo” dei negoziati. “Ma come può l’Iran tornare a qualcosa che non ha mai abbandonato, né tanto meno fatto saltare?”, ha aggiunto.

Iran: “Con l’attacco gli Usa hanno fatto saltare la diplomazia”

L’Iran sostiene che con i suoi attacchi gli Stati Uniti hanno deciso di far “esplodere” la diplomazia.

Iran: dem Usa chiedono impeachment Trump, violata Costituzione

I democratici americani insorgono contro la decisione del presidente Donald Trump di bombardare l’Irana. “Una decisione grossolanamente incostituzionale”, la definisce Bernie Sanders durante un comizio a Tulsa, in Oklahoma, postato sui suoi profili social. Il riferimento è al fatto che l’inquilino della Casa Bianca non ha consultato il Congresso prima di dare il via libera all’operazione. “La disastrosa decisione del Presidente di bombardare l’Iran senza autorizzazione costituisce una grave violazione della Costituzione e dei poteri di guerra del Congresso. Ha rischiato impulsivamente di scatenare una guerra che potrebbe intrappolarci per generazioni”, rincara Alexandra Ocasio-Cortez sui social network: “Ciò costituisce un motivo assolutamente e chiaramente per l’impeachment”.

Iran, Grossi complice degli attacchi Usa ai siti nucleari

Il capo dell’Organizzazione per l’Energia Atomica dell’Iran (Aeol), Mohammad Eslami, ha inviato una lettera al direttore generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea), Rafael Grossi, accusandolo di complicità negli attacchi statunitensi ai siti nucleari di Natanz, Fordow e Isfahan. “L’Iran ha adottato le iniziative necessarie per difendere i propri diritti di sovranità e adotterà le opportune misure legali, in particolare contro l’inazione e la complicità da parte sua in un crimine così sfacciato, attraverso gli organismi internazionali”, si legge nella lettera.

Herzog: “Attacco storico, ma campagna non è finita. Prossimi giorni saranno delicati”

Il presidente israeliano ha rilasciato una dichiarazione in cui ha definito “storico” l’attacco di Donald Trump all’Iran. Per Isaac Herzog le parole di Trump confermano la “profonda e coraggiosa alleanza” tra Stati Uniti e Israele. “La campagna – avverte poi – non è finita”, e “i prossimi giorni potrebbero essere delicati, complessi e impegnativi”.

Spazio aereo Israele riapre alle 14 (ora locale), riprendono voli per il rimpatrio

Lo spazio aereo israeliano dovrebbe riaprire alle 14 ora locale, dopo la sospensione temporanea di decolli e atterraggi di questa mattina a seguito dell’attacco statunitense. Ad annunciarlo è stato il Ministero dei Trasporti israeliano. Con la riapertura dello spazio aereo, l’operazione per il rientro in patria sicuro degli israeliani bloccati proseguirà a pieno ritmo, ha fatto sapere il Ministero. “Continuiamo ad agire con determinazione, adottando tutte le precauzioni necessarie per il rientro di tutti i cittadini israeliani alle loro case”, ha dichiarato il Ministro dei Trasporti Miri Regev. “Si tratta di un’operazione complessa per la sicurezza nazionale che richiede uno stretto coordinamento tra tutte le agenzie e continueremo a operare fino a quando l’ultimo israeliano non tornerà a casa sano e salvo”.

Cnn, un video mostra nuvola di fumo scuro sopra Fordow

Un video trasmesso dai media statali iraniani e geolocalizzato dalla Cnn mostra del fumo che si alza dall’impianto nucleare di Fordow. Le immagini, condivise dall’agenzia di stampa ufficiale iraniana Irna e girate da un veicolo in movimento sulla strada, mostrano una grande nuvola di fumo scuro che si alza all’orizzonte. Si sente una voce che dice: “L’unico fumo visibile nel cielo sopra Fordow proviene dal sito nucleare”, riporta il media americano sottolineando di non poter verificare in modo indipendente la fonte del fumo. In base alla geolocalizzazione della Cnn, il video è stato girato sull’autostrada Teheran-Qom, circa 13 chilometri (8 miglia) a ovest della struttura di Fordow.

Media, Usa assicurano Iran, “raid non mirano a regime change”

Citando fonti anonime, l’emittente americana Cbs News riporta che gli Stati Uniti hanno inviato un messaggio all’Iran in seguito agli attacchi di questa notte, insistendo sul fatto che erano limitati al programma nucleare della Repubblica Islamica e che Washington non sta cercando un cambio di regime, in un apparente tentativo di de-escalation.

Media Teheran, uranio a Fordow era stato trasferito

La maggior parte dell’uranio precedentemente stoccato presso l’impianto di arricchimento di Fordow è stato trasferito in un’altra sede, ha rivelato una fonte iraniana citata dall’agenzia Mehr. Questo spostamento avviene in un contesto di crescenti tensioni e recenti attacchi americani contro i siti nucleari iraniani, tra cui Fordow. La fonte non ha specificato l’ubicazione esatta dell’uranio trasferito.

Regno Unito, avvertiti di attacco Usa ma nessun coinvolgimento

La Gran Bretagna non è stata coinvolta negli attacchi statunitensi contro l’Iran e non ha ricevuto alcuna richiesta di utilizzo della sua base di Diego Garcia, ma è stata informata prima dell’attacco, ha dichiarato il ministro britannico per le Imprese e il Commercio, Jonathan Reynolds.
Reynolds ha dichiarato a Sky News che il primo ministro Keir Starmer trascorrerà la mattinata a parlare con gli alleati della crisi in corso.

Fonti Iran, ‘sito di Fordow non ha subito gravi danni’

“Contrariamente a quanto affermato dal presidente Donald Trump” il sito nucleare di Fordow “non ha subito gravi danni”. Lo ha afferma Mohammad Manan Raisi, deputato del Parlamento iraniano di Qom, dove si trova l’impianto nucleare, sottolineando che “non si è verificata alcuna emissione di materiale pericoloso dal sito nucleare dopo l’attacco, poiché il materiale a rischio era stato evacuato dal sito”. Lo riporta l’agenzia iraniana Mher. Anche il vicegovernatore di Qom, Morteza Heidari, ha affermato che solo una parte del sito di Fordow è stata attaccata, poiché il sistema di difesa aerea è stato attivato nell’area circostante.

Meloni convoca riunione con ministri interessati e intelligence

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a quanto si apprende sta seguendo con la massima attenzione la crisi in Iran e ha convocato per la mattinata una riunione in videoconferenza con i ministri interessati, con il sottosegretario Alfredo Mantovano e con i vertici dell’intelligence.

Crosetto, attacco Usa cambia scenario, si apre crisi molto più grande

L’attacco degli Stati Uniti in Iran “non ci ha colto di sorpresa” ma “cambia completamento lo scenario perché si apre una crisi molto più grande” e “anche da parte dell’Iran una risposta molto più forte, che non riguarderà soltanto i lanci in Israele, che sono cominciati questa mattina, ma rischia di allargarsi ad Hormuz e a tutti gli obiettivi americani”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervenendo all’edizione straordinaria del Tg1. “Di questo gli americani ne sono consapevoli. Avevano già iniziato ieri a spostare alcune persone”, ha spiegato.

Israele, 86 feriti dopo attacco iraniano

Sono 86 i feriti ricoverati negli ospedali israeliani a seguito dell’attacco missilistico iraniano. A dichiararlo è stato il ministero della Salute israeliano citato dal Times of Israel.

Media iraniani, usati per la prima volta missili Kheibar

L’Iran ha utilizzato per la prima volta i suoi missili di ultima generazione Kheibar, con una gittata di 2.000 chilometri, nell’attacco di questa mattina contro Israele, riporta l’ agenzia Mehr, citando il Corpo delle Guardie della Rivoluzione islamica (Irgc). “Il missile Kheibar è stato lanciato verso Israele per la prima volta durante questa operazione”, si legge nella dichiarazione.

Starmer, attacco Usa per attenuare minaccia nucleare Teheran

“Il programma nucleare iraniano rappresenta una grave minaccia per la sicurezza internazionale. All’Iran non potrà mai essere permesso di sviluppare un’arma nucleare e gli Stati Uniti hanno preso provvedimenti per attenuare tale minaccia”. Così il primo ministro britannico Keir Starmer.

Kallas, “Iran non può avere l’atomica ma ora negoziati”

“Non si deve permettere all’Iran di sviluppare un’arma nucleare, poiché ciò costituirebbe una minaccia per la sicurezza internazionale. Esorto tutte le parti a fare un passo indietro, a tornare al tavolo dei negoziati e a impedire un’ulteriore escalation. I ministri degli Esteri dell’UE discuteranno della situazione domani”. Lo afferma l’alto rappresentante Ue, Kaja Kallas.

Tajani, oggi volo da Sharm el Sheik per italiani in Israele

“In questo momento ci occupiamo seriamente della sicurezza degli italiani nella regione. Si sta facendo tutto il possibile per far partire i connazionali che lo vogliono il prima possibile: oggi da Sharm el Sheik partirà un volo con i connazionali che arrivano da Gerusalemme e Tel Aviv”. Lo sottolinea il ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Fonti Usa, ‘prossime 48 ore particolarmente preoccupanti’

L’amministrazione Trump si sta preparando a potenziali ritorsioni da parte dell’Iran e le prossime 48 ore saranno particolarmente preoccupanti: lo hanno affermato due funzionari del Pentagono e un alto funzionario della Casa Bianca citati da Nbc News.
Non è chiaro se le ritorsioni riguarderanno località all’estero o nazionali, o entrambe, hanno affermato i funzionari.

Tajani: “Ci auguriamo che ora si possa arrivare a de-escalation”

“Ci auguriamo che dopo questo attacco che ha portato un danno enorme alla produzione dell’arma nucleare, che rappresentava un pericolo per tutta l’area, ora si possa arrivare veramente a una de-escalation, l’Iran si sieda a un tavolo di trattative”. A dichiararlo, intervenendo all’edizione straordinaria del Tg1, è stato il ministro degli Esteri Antonio Tajani. “Detto questo – ha aggiunto – la nostra priorità in questo momento è la sicurezza degli italiani, dei nostri connazionali. Si sta facendo tutto il possibile per far partire gli italiani che lo vogliono il prima possibile: oggi da Sharm el Sheik partirà volo con i connazionali che arrivano da Gerusalemme e Tel Aviv. Domani ci sarà una riunione dei ministri degli Esteri dell’Ue a Bruxelles, e un incontro con il responsabile dell’Aiea, Grossi che sentirò anche in giornata per capire le conseguenze che possono esserci da punto di vista della sicurezza. Mi pare che per il momento non ci siano grandi rischi per l’esterno”, ha sottolineato Tajani spiegando poi che “abbiamo fatto rientrare alcuni militari italiani che stavano a Baghdad per il rischio di ritorsioni contro una base dove c’erano anche americani. Sono rientrati ieri via Kuwait”.

Teheran: “Usa disposti a tutto pur di sostenere Israele”

Il ministero degli Esteri iraniano ha affermato che gli attacchi statunitensi di domenica contro gli impianti nucleari hanno dimostrato che Washington “non si fermerà davanti a nessuna illegalità o crimine” pur di sostenere Israele. “E’ ormai diventato abbondantemente chiaro a tutti che lo stesso regime che gode di un’appartenenza permanente al Consiglio di Sicurezza non è vincolato ad alcun principio o moralità e non si fermerà davanti a nessuna illegalità o crimine pur di servire gli obiettivi di un regime genocida e occupante”, ha affermato il ministero in una dichiarazione, riferendosi rispettivamente a Stati Uniti e Israele.

Teheran avverte: “Così gli Usa iniziano una guerra pericolosa”

Il ministero degli Esteri di Teheran ha condannato gli Stati Uniti per aver lanciato una “guerra pericolosa” contro l’Iran a seguito degli attacchi statunitensi a tre impianti nucleari del Paese. “Ora, completando la catena di violazioni e crimini commessi dal regime sionista, gli Stati Uniti hanno lanciato una guerra pericolosa contro l’Iran”, ha dichiarato il ministero degli Esteri in una nota.

Media russi, diversi Paesi valutano “assistenza” a Teheran

Diversi paesi mediorientali e attori internazionali sono profondamente preoccupati per le azioni di Israele e degli Stati Uniti, poichè ciò che sta accadendo potrebbe minacciare i loro stessi interessi nella regione e portare a una guerra su larga scala. Lo scrive l’agenzia ufficiale russa Tass, citando una fonte iraniana. “Esprimono preoccupazione, temendo che le azioni di Israele diventino incontrollabili e che il fuoco possa alla fine travolgerli. E l’attuale escalation si trasformerà in un conflitto su vasta scala che potrebbe destabilizzare l’intera regione”, ha affermato la fonte alla Tass. L’interlocutore ha aggiunto che alcuni Paesi “hanno già dichiarato la loro disponibilità a fornire assistenza a Teheran in vari settori, sia direttamente che indirettamente”. “Un dialogo preliminare su tale supporto è attualmente in corso”, ha osservato la fonte sottolineando che i governi in questione sono consapevoli di come “l’attuale traiettoria delle azioni degli Stati Uniti e di Israele potrebbe minacciare gli interessi a lungo termine di tutti nella regione”. La Russia, alleato di Teheran, sta tenendo una posizione cauta sulla crisi e pur condannando l’attacco israeliano per ora non ha promesso o fornito assistenza militare all’Iran.

Starmer: “Iran torni a tavolo negoziati, stabilità centrale”

“La situazione in Medio Oriente rimane instabile e la stabilità della regione è una priorità. Chiediamo all’Iran di tornare al tavolo dei negoziati e di trovare una soluzione diplomatica per porre fine alla crisi”. A Sky News risulta che il Regno Unito non sia stato coinvolto negli attacchi. Lo ha scritto sui social network il premier britannico, Keir Starmer, in risposta agli attacchi americani contro i siti nucleari iraniani della notte.

Katz: “Armi nucleare avrebbero messo in pericolo Israele, i Paesi della regione e interessi Usa”

Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha definito gli attacchi statunitensi contro gli impianti nucleari iraniani un passo storico: l’obiettivo degli attacchi, ha affermato, era “garantire che l’Iran non possedesse armi nucleari, armi che avrebbero messo in pericolo Israele, i paesi della regione e gli interessi di sicurezza nazionale degli stessi Stati Uniti”. “L’alleanza tra Stati Uniti e Israele è più forte che mai, a beneficio della pace e della sicurezza di entrambe le nazioni e dell’intero mondo libero”, ha concluso.

Iraq: “Profonda preoccupazione”

Baghdad condanna gli attacchi statunitensi: l’Iraq “esprime profonda preoccupazione e ferma condanna per gli attacchi contro gli impianti nucleari” in Iran, ha dichiarato il portavoce del governo Basim Alawadi. “Questa escalation militare costituisce una grave minaccia alla pace e alla sicurezza in Medio Oriente e pone seri rischi per la stabilità regionale”, ha aggiunto.

Guterres: “Escalation Usa minaccia sicurezza regione”

Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, si è detto “gravemente preoccupato dall’uso della forza da parte degli Stati Uniti contro l’Iran oggi”. “Questa è una pericolosa escalation”, ha scritto sui social, “in una regione già sul baratro e una minaccia diretta alla pace e sicurezza internazionali”.

In Israele sale a 27 il bilancio dei feriti

I servizi di soccorso israeliani hanno aggiornato a 27 il bilancio dei feriti nel bombardamento missilistico iraniano avvenuto in rappresaglia agli attacchi americani su impianti nucleari. Lo riferisce Haaretz.

Iran, ci difenderemo da aggressione Usa con tutte le forze

Il ministero degli Esteri iraniano ha dichiarato oggi che gli Stati Uniti hanno iniziato una pericolosa guerra contro l’Iran attaccando gli impianti nucleari del Paese. “L’Iran si riserva il diritto di difendersi dall’aggressione statunitense con tutte le sue forze”, ha aggiunto.

Iran chiede riunione d’urgenza del consiglio di sicurezza dell’Onu

L’Iran chiede una riunione d’urgenza del consiglio di sicurezza dell’Onu. “Gli Stati Uniti e Israele sono responsabili dell’attacco illegale contro impianti nucleari pacifici. Chiediamo una riunione d’urgenza del consiglio di sicurezza per discutere di questo atto illegale e adottare misure per condannarlo”, è la richiesta di Teheran, citata da Al Jazeera.

Pasdaran, ridurremo in cenere le basi Usa in Medio Oriente

Un canale affiliato alle Guardie Rivoluzionarie iraniane ha annunciato che “gli Stati Uniti dovranno sopportare le conseguenze dell’attacco all’Iran. Le loro basi in Medio Oriente saranno ridotte in cenere”. In relazione al bombardamento lanciato stamani verso Israele, le Guardie hanno dichiarato di “aver utilizzato missili a lungo raggio a combustibile solido e liquido, con testate distruttive e l’impiego di nuove tattiche per aggirare le difese nemiche. Gli attacchi erano diretti all’aeroporto, a un centro di ricerca biologica dell’entità sionista, e a basi di supporto e centri di comando”.

Iran, colpito aeroporto Ben Gurion e altri centri in Israele

L’Iran ha affermato di aver attaccato l’aeroporto israeliano Ben Gurion, il centro per la ricerca biologica del Paese, le basi logistiche e diversi centri di controllo e comando, durante il suo ventesimo attacco aereo su Israele dopo l’attacco israeliano contro il Paese del 13 giugno scorso: lo riporta l’agenzia di stampa Tasnim.

Idf, i caccia stanno bombardando l’Iran occidentale

L’esercito israeliano rende noto che in questo momento i caccia dell’Aeronautica militare (Iaf) stanno effettuando una nuova serie di bombardamenti nell’Iran occidentale.

Israele, i feriti salgono a 18

Salito a 18 il numero delle persone rimaste ferite nei siti israeliani colpiti dai missili iraniani. Lo hanno riferito i servizi di soccorso Mda, secondo cui una persona è stata ferita nell’area di Beer Yaakov, sette a Tel Aviv, cinque a Nes Ziona e tre ad Haifa. Altre due persone sono state trasportate in ospedale per attacchi di panico, riferisce Ynet.

Soccorritori, 2 edifici Tel Aviv rasi al suolo da missile

Il medico dell’Magen David Adom (Mda) Moti Nissan, arrivato sul luogo dell’impatto di un missile iraniano a Tel Aviv ha dichiarato che “la distruzione è davvero enorme. Un missile balistico ha colpito, ci sono due edifici completamente rasi al suolo e diversi altri edifici molto danneggiati. Grazie al rispetto delle istruzioni da parte dei cittadini, si sono verificati solo feriti lievi”, ha riferito.

Cinque feriti per i missili a Tel Aviv, tra cui due bambini

L’ospedale Ichilov di Tel Aviv riferisce che cinque feriti sono stati portati nella struttura dopo la caduta di missili iraniani sulla città. Tra i feriti ci sono due bambini.

Iran: ambasciata Usa in Iraq riduce ulteriormente personale

L’ambasciata statunitense in Iraq ha ridotto ulteriormente il suo personale con altri impiegati che hanno lasciato il Paese a causa delle “tensioni regionali”. Lo ha annunciato un funzionario statunitense.

Chiuso spazio aereo, cancellati voli di soccorso per israeliani

In seguito alle due ondate dimissili balistici lanciati su Israele dall’Iran questa mattina, l’Autorità aeroportuale ha annunciato la chiusura dello spazio aereo fino a nuovo avviso. I voli di soccorso per decine di migliaia di israeliani bloccati all’estero sono stati cancellati.

“Houthi amplieranno la portata del conflitto”

I ribelli Houthi yemeniti “amplieranno la portata del conflitto” finché non cesseranno gli attacchi all’Iran: lo ha affermato un membro del Consiglio politico supremo del gruppo filo-iraniano, come riporta la Tass

Agenzia atomica Teheran: “Attacco barbaro non fermerà programma nucleare”

L’Agenzia atomica iraniana condanna l’attacco “barbaro” degli Stati Uniti contro tre siti. Citata dall’agenzia di stampa Irna, l’Agenzia denuncia “la palese violazione del diritto internazionale, in particolare del Trattato di non proliferazione delle armi nucleari (Tnp)”, e accusa di “complicità” l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), organo di controllo nucleare delle Nazioni Unite. E assicura che il programma nucleare continuerà: “Non permetteremo mai che il progresso di questa industria nazionale venga fermato”.

Aiea, nessun aumento radiazioni in siti colpiti da Usa

“In seguito agli attacchi su tre siti nucleari in Iran – incluso quello di Fordow – l’Aiea è in grado di confermare che al momento non sono stati segnalati aumenti dei livelli di radiazioni all’esterno dei siti. Aiea fornirà ulteriori valutazioni sulla situazione in Iran non appena saranno disponibili nuove informazioni”. Lo scrive l’Agenzia internazionale per l’energia atomica su X.

Israele, 11 persone ferite per l’impatto di missilì

Il servizio di soccorso israeliano Magen David Adom riferisce che finora 11 persone risultano ferite a causa della caduta di missili balistici iraniani in diverse zone del Paese.

Houthi: “Attaccheremo le forze Usa nel Mar Rosso”

I ribelli Houthi yemeniti lanceranno attacchi contro le forze statunitensi nel Mar Rosso in risposta agli attacchi ai siti nucleari dell’Iran: lo ha affermato il Consiglio politico supremo del gruppo filo-iraniano. Lo riporta la Tass.

Missile colpisce Haifa, “gravi danni”

Un missile balistico lanciato dall’Iran ha colpito Haifa, nonostante nella città settentrionale israeliana non risuonassero le sirene. Il sito Ynet parla di “gravi danni”.

Colpite anche Gerusalemme e Haifa

L’aviazione israeliana secondo quanto riportato da Idf e da diversi siti israeliani “è già in azione per intercettare e colpire e, dove necessario, per eliminare la minaccia”. Le sirene stanno risuonando nella Capitale, Tel Aviv, ed esplosioni sono state avvertite in varie città del Paese incluso Gerusalemme e Haifa.

Idf, lanciati 20-30 missili contro Israele

Le Forze di difesa israeliane stimano che l’Iran abbia lanciato tra i 20 e 30 missili nell’attacco contro Israele.

Tv di stato iraniana conferma lancio di missili contro Israele

L’Islamic Republic of Iran Broadcasting (Irib), la tv di Stato iraniana, ha confermato il lancio di nuovi missili contro Israele, dopo l’attacco statunitense condotto contro i principali siti nucleari iraniani. “Le immagini in diretta che state vedendo sono quelle di una nuova serie di missili iraniani sparati contro i territori occupati”, ha detto un conduttore televisivo riferendosi a Israele. La televisione ha mostrato immagini in diretta di Israele in attesa dell’arrivo dei missili, con una canzone militare iraniana in sottofondo.

Fonti mediche, colpito centro e nord di Israele

Medici e forze di sicurezza stanno rispondendo alle segnalazioni di impatti di missili balistici nel centro e nel nord di Israele, durante l’ultimo attacco dell’Iran. Lo riporta il Times of Israel.

Forti esplosioni a a Tel Aviv

Enormi boati si sentono nel centro di Tel Aviv. Le case tremano. Intanto le sirene stanno suonando di nuovo per l’arrivo di altri missili dall’Iran. Poco fa l’Idf aveva emesso l’allerta.

Pezeshkian, risponderemo decisi se aggressione continua

Il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, ha riaffermato al telefono con il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, che la sua amministrazione “ha sempre cercato la pace e l’espansione dei legami con i Paesi della regione come priorità di politica estera” tuttavia “se l’aggressione israeliana contro l’Iran continuerà, l’Iran risponderà con decisione”. Lo riferisce l’agenzia iraniana Mehr. Secondo la stessa fonte Pezeshkian ha asserito Teheran “non permetterà al regime sionista di mettere l’Iran contro le altre nazioni musulmane della regione”. Infine, il presidente iraniano ha ribadito all’omologo egiziano che “la pace è necessaria per la prosperità della regione e dei popoli”.

Allarme missili dall’Iran sui cellulari in Israele

L’Idf ha lanciato l’allarme sui cellulari di tutto il territorio israeliano per il lancio di missili dall’Iran verso il Paese.

Araghchi: “Dagli Usa gravi violazioni della carta Onu”

L’Iran denuncia “la grave violazione” della Carta dell’Onu da parte degli Stati Uniti con gli attacchi di stanotte ai suoi siti nucleari e avverte sulle “conseguenze eterne” di quanto successo. In un post su X, il ministro degli Esteri di Teheran Abbas Araghchi ha scritto: “Gli Stati Uniti, membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, hanno commesso una grave violazione della Carta delle Nazioni Unite, del diritto internazionale e del Trattato di non proliferazione nucleare attaccando gli impianti nucleari pacifici dell’Iran”. “Gli eventi di questa mattina sono vergognosi e avranno conseguenze eterne. Ogni singolo membro delle Nazioni Unite deve essere allarmato da questo comportamento estremamente pericoloso, illegale e criminale”, ha denunciato ancora Araghchi in quella che è la prima reazione ufficiale agli attacchi.

Teheran: “Nessun segno di contaminazione dopo attacco Usa”

Le autorità iraniane hanno detto di non aver rilevato segni di contaminazione dopo gli attacchi americani ai tre siti nucleari. “Nessun segno di contaminazione è stato registrato – ha reso noto il Centro per il sistema della sicurezza nucleare, che opera sotto l’Organizzazione per l’energia atomica – Comunque non c’è rischio che gli abitanti che vivono intorno ai siti”.

Hamas, ‘brutale aggressione’ Usa è pericolosa escalation

Hamas condanna duramente “la palese aggressione degli Stati Uniti” ai principali impianti di arricchimento nucleare di Teheran. “Il Movimento di resistenza islamica (Hamas) condanna nei termini più forti la palese aggressione degli Stati Uniti contro il territorio e la sovranità della Repubblica islamica dell’Iran”, ha dichiarato il gruppo in un comunicato diffuso dopo l’annuncio del successo degli attacchi militari da parte del presidente Usa Donald Trump. “Questa brutale aggressione rappresenta una pericolosa escalation”, ha aggiunto Hamas, definendo l’attacco “una flagrante violazione del diritto internazionale e una minaccia diretta alla pace e alla sicurezza internazionale”.

Onu: “Attacco Usa rappresenta pericolosa escalation”

Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, è “gravemente allarmato” dall’attacco degli Stati Uniti all’Iran. L’operazione americana è “una pericolosa escalation” e “una diretta minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale. C’è il rischio crescente che questo conflitto possa andare rapidamente fuori controllo con conseguenze catastrofiche per i civili, la regione e il mondo”.

‘Usa e Israele hanno testato attacchi contro l’Iran con Biden’

Stati Uniti e Israele hanno testato attacchi contro gli impianti nucleari iraniani più di un anno fa, durante la presidenza di Joe Biden. Lo riferisce Abc news citando un funzionario israeliano.

Nasa, ‘calore significativo’ a Fordow prima annuncio raid Trump

Il sistema di informazione antincendio della Nasa ha rilevato una significativa generazione di calore nei pressi dell’impianto iraniano di Fordow circa 30 minuti prima dell’annuncio degli attacchi da parte di Donald Trump. Lo riporta il New York Times. Di solito la Nasa riceve queste segnalazioni su aree che vengono bombardate o che producono calore significativo, a causa ad esempio di un incendio. Nell’ultimo mese non c’è stata nessuna rilevazione del genere nei pressi di Fordow.

Guterres, gravemente allarmato per attacco Usa

Il segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres si è detto “gravemente allarmato” per l’attacco statunitense all’Iran. “Sono profondamente allarmato dall’uso della forza da parte degli Stati Uniti contro l’Iran oggi. Questa è una pericolosa escalation in una regione già al limite e una minaccia diretta alla pace e alla sicurezza internazionale”, ha scritto Guterres su X. “C’è un rischio crescente che questo conflitto possa rapidamente sfuggire al controllo, con conseguenze catastrofiche per i civili, la regione e il mondo”, ha affermato il segretario generale dell’Onu.

Agenzia atomica Teheran, attacchi Usa non fermano attività

L’agenzia atomica dell’Iran afferma che gli attacchi sferrati dagli Usa a tre siti nucleari del Paese non fermeranno le attività nucleari di Teheran.

Organizzazione Energia Atomica iraniana, ‘attacchi barbari’

L’organizzazione iraniana per l’energia atomica ha condannato gli attacchi statunitensi ai siti nucleari chiave, incluso quello sotterraneo di Fordow, definendoli “barbari” nonchè condotti in violazione del diritto internazionale.”All’alba di oggi, i siti nucleari del Paese a Fordo, Natanz e Isfahan sono stati attaccati dai nemici dell’Iran islamico in un atto barbarico che viola il diritto internazionale”, ha dichiarato l’organizzazione in un comunicato pubblicato dai media statali.

Trump, attacchi futuri più grandi se non faranno pace

Donald Trump ha minacciato di continuare, se l’Iran non si arrenderà. “Attacchi futuri molto più grandi – ha detto nel suo discorso alla nazione – se non faranno la pace”.

Trump, distrutti gli impianti nucleari iraniani chiave

“Gli impianti nucleari chiave iraniani sono stati completamente distrutti”: lo ha detto il presidente Donald Trump parlando alla nazione dalla Casa Bianca dopo gli “attacchi massicci di precisione” a tre siti nucleari iraniani. “Il nostro obiettivo era annullare le capacita di arricchimento di Teheran e la sua minaccia nucleare”, ha aggiunto, parlando di uno “spettacolare successo militare”.

Trump, se non ci sarà la pace ci sarà una tragedia

“A questo punto o ci sarà la pace o ci sarà una tragedia come mai prima”. Lo ha detto Donald Trump alla Casa Bianca dopo l’attacco contro l’Iran.

Tv Iran, ogni cittadino Usa nella regione è un obiettivo

La tv di Stato iraniana ha affermato che “ogni cittadino americano, o militare, nella regione è ora un legittimo obiettivo”.

Sanders, l’attacco di Trump all’Iran è incostituzionale

Il senatore del Vermont Bernie Sanders è il primo democratico a reagire all’attacco americano contro l’Iran. “È gravemente incostituzionale. L’unica entità che può portare questo Paese in guerra è il Congresso degli Stati Uniti. Il presidente non ne ha il diritto”, ha dichiarato durante un comizio Tulsa, in Oklahoma. Il senatore ha letto l’annuncio di Donald Trump alla folla di sostenitori che hanno subito iniziato a fischiare e a urlare “basta con la guerra”.
“Sono d’accordo”, ha commentato Sanders.

Media Teheran, siti nucleari evacuati tempo fa

L’Iran avrebbe evacuato “qualche tempo fa” i tre siti nucleari bombardati dagli Stati Uniti. Lo ha affermato il direttore dell’emittente statale iraniana Irib, citato dall’agenzia semiufficiale iraniana Mehr.

‘Gabinetto di guerra israeliano ha seguito raid Usa dal bunker’

Il gabinetto di guerra israeliano si è riunito in un bunker e ha monitorato l’attacco statunitense in Iran. Lo riferisce Ynet. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha parlato con il primo ministro Benyamin Netanyahu poche ore prima dei raid in Iran e lo ha informato della sua decisione.

Fox, ‘contro impianti Iran usati anche 30 missili Tomahawk’

Gli Stati Uniti hanno usato 30 missili Tomahawk contro due siti nucleari iraniani. Su Fordow sono state sganciate sei bombe bunker buster.

Fox, su Fordow sganciate sei bombe bunker buster

Gli Stati Uniti hanno sganciato sei bombe bunker buster, le Gbu-57 Mop su Fordow. Lo riporta Fox citando alcune fonti.

Membri Congresso informati prima degli attacchi Usa

Vari membri del Congresso sono stati informati prima degli attacchi Usa contro i tre impianti nucleari iraniani. Lo riferisce la Cnn, citando fonti informate.
Anche alcuni membri della Commissione Intelligence del Senato, composta da otto membri e con accesso a informazioni riservate sulla sicurezza nazionale, sono stati informati, secondo quanto riferito dalle fonti. Tra i membri del Congresso informati degli attacchi, lo speaker della Camera Mike Johnson.

Idf, restrizioni immediate ai civili in Israele

Il Comando del Fronte Interno dell’Idf ha aggiornato le linee guida civili in seguito all’attacco statunitense all’Iran, annunciando che, con effetto immediato, tutte le scuole del Paese sono chiuse, tutti gli assembramenti sono vietati e sono consentite solo le attività essenziali.

Cnn,Trump ha parlato con Netanyahu dopo attacco all’Iran

Donald Trump ha avuto un colloquio telefonico con il premier israeliano Benjamin Netanyahu dopo aver attaccato l’Iran. Lo riferisce la Cnn citando alti funzionari dell’amministrazione che hanno inoltre confermato che Israele è stata avvertita degli attacchi.

‘Usa a Iran, non previsti sforzi per cambio di regime’

Gli Stati Uniti hanno contattato diplomaticamente l’Iran per dire che gli attacchi sono tutto quello che gli Stati Uniti hanno in programma e che non sono previsti sforzi per cambiare il regime. Lo riporta Cbs citando alcune fonti.

Fonti a Nyt, impianto di Fordow neutralizzato

Un funzionario statunitense ha dichiarato al New York Times che diverse bombe “bunker” da 30 mila libbre sono state sganciate su Fordow e che le prime valutazioni dei danni indicano che l’impianto è stato “neutralizzato”.

‘Trenta tonnellate di esplosivo sul sito di Fordow’

Secondo i media, circa 30 tonnellate di esplosivo sono state sganciate sul sito nucleare iraniano di Fordow. Secondo le stime, si tratta di due potenti bombe GBU-57. I media iraniani riferiscono che i tre impianti nucleari di Natanz, Fordow e Isfahan erano stati evacuati e che non sono previste radiazioni nucleari: “Tutto l’uranio arricchito è già stato trasferito in anticipo dagli impianti nucleari”.

Cnn, Trump non prevedere altri attacchi, vuole negoziati

Donald Trump non prevede ulteriori attacchi sull’Iran e vuole riportare Teheran alla fase negoziale. Lo riporta Cnn citando alcune fonti.

Senatore Gop, “Ora garantire sicurezza di Usa e alleati”

Il senatore Repubblicano Roger Wicker, presidente della commissione Servizi armati, ha approvato l’attacco ordinato dal presidente Donald Trump all’Iran, parlando di decisione “corretta”. “Abbiamo ora – ha dichiarato – davanti a noi scelte molto serie da compiere per garantire la sicurezza dei nostri cittadini e dei nostri alleati, nonchè la stabilità del Medio Oriente”.

Deputato Repubblicano, “questo non è costituzionale”

“Questo non è costituzionale”. Lo scrive su X il deputato Repubblicano del Kentucky Thomas Massie, postando il messaggio con cui Donald Trump ha annunciato l’attacco ai siti nucleari iraniani. Massie aveva sostenuto nei giorni scorsi la necessità che fosse il Congresso a decidere l’entrata nel conflitto degli Stati Uniti.

‘Attacco Usa in coordinamento tattico con Idf e Iaf’

L’attacco americano all’Iran è stato condotto in pieno coordinamento, tattico e strategico, con l’Idf e l’Aeronautica israeliana. Lo ha dichiarato un ufficiale israeliano all’emittente pubblica Kan.

Nella Situation Room il direttore della Cia e Rubio

Nella Situation Room della Casa Bianca, a seguire le operazioni, sono presenti il direttore della Cia, John Ratcliffe, il segretario di Stato Marco Rubio, i consiglieri del consiglio di sicurezza nazionale e del segretario di Stato. Lo riporta il New York Times. Durante la settimana Ratcliffe aveva aggiornato il presidente Donald Trump sul programma nucleare iraniano.

Guardiani della rivoluzione, ‘ora è cominciata la guerra’

“Adesso è iniziata la guerra”, è il post pubblicato sull’account X associato ai Guardiani della Rivoluzione iraniani, in seguito all’attacco americano ai siti nucleari dell’Iran.

Iran: fonti, attacco Usa a siti nucleari “puntuale e preciso”

Gli attacchi statunitensi contro i tre siti nucleari iraniani sono stati “puntuali e precisi”. Lo affermano fonti iraniane in Italia in forma di anonimato precisando che i bombardieri statunitensi hanno fatto irruzione, colpito gli obiettivi e lasciato subito dopo i cieli iraniani. Dall’Iran, attualmente in blackout totale di Internet, non è stato possibile ricevere ulteriori riscontri. Secondo le stesse fonti è probabile che i corpi scelti israeliani approfittino di queste ore per rintracciare l’ayatollah Ali Khamenei, guida suprema dell’Iran dal 1989, nascosto in un bunker segreto.

Trump, momento storico per Usa, Israele e il mondo

“Questo è uno momento storico per gli Stati Uniti d’America, Israele e il mondo”: lo scrive Donald Trump su Truth.

‘Bombardieri B-2 Usa coinvolti nei raid Usa sull’Iran’

Una fonte statunitense ha riferito che i bombardieri B-2 americani sono stati coinvolti negli attacchi ai siti nucleari iraniani. Lo riferisce Channel 12 citando Reuters. Sei bombardieri Stealth americani B-2 sono decollati sabato dalla base aerea di Whiteman, nel Missouri, diretti alla base aerea statunitense sull’isola di Guam. Il velivolo è in grado di trasportare una bomba MOP (Motorized Bunker Penetrating Bomb). Si tratta di un’arma di cui solo l’esercito americano è in possesso.

Media, Israele avvisato da Usa prima dell’attacco in Iran

Un alto funzionario israeliano ha riferito a Axios che Stati Uniti hanno avvisato Israele prima di colpire i siti nucleari iraniani durante la notte.

Trump, congratulazioni ai nostri grandi guerrieri americani

“Congratulazioni ai nostri grandi guerrieri americani. Nessun altro esercito al mondo avrebbe potuto fare questo”: lo scrive Donald Trump su Truth dopo aver annunciato i raid su tre siti nucleari iraniani.

Iniziate evacuazioni cittadini Usa da Israele-Cisgiordania

Gli Stati Uniti hanno iniziato l’evacuazione su base volontaria dei propri cittadini da Israele e dalla Cisgiordania. Lo ha reso noto nel nono giorno di guerra tra Israele e l’Iran, l’ambasciatore americano a Gerusalemme, Mike Huckabee, sul suo account X sottolineando che si tratta di assistenza offerta dal governo statunitense ai cittadini americani e ai residenti permanenti degli Stati Uniti che vivono in Israele o in Cisgiordania. Due voli, organizzati dal Dipartimento di Stato Usa, sono decollati da Tel Aviv, diretti ad Atene, con circa 70 persone a bordo, secondo quanto riferito da un funzionario di Foggy Bottom.

Le evacuazioni sono state decise mentre l’offensiva israeliana contro l’Iran è arrivata al nono giorno e il presidente Usa, Donald Trump, dopo aver concesso a Teheran “al massimo” due settimane di tempo per accettare un accordo sul nucleare ed evitare possibili attacchi statunitensi, sta considerando un coinvolgimento americano diretto nelle operazioni militari. Gli attacchi di rappresaglia dell’Iran hanno ucciso almeno 25 persone in Israele, secondo dati ufficiali.

Trump a Casa Bianca in vista riunione consiglio sicurezza

Il presidente Usa Donald Trump è tornato alla Casa Bianca dalla sua tenuta di Bedminster, nel New Jersey, per incontrare il consiglio per la sicurezza nazionale.
Lo rende noto Cnn precisando che Trump, atterrato intorno alla mezzanotte con l’elicottero presidenziale, non ha reso dichiarazioni alla stampa nè durante il viaggio, nè all’arrivo. Trump è tornato nella Capitale, Washington, per riprendere i colloqui con il suo team per la sicurezza nazionale mentre continuano gli attacchi incrociati tra Iran e Israele ed è anche stato confermato il decollo di diversi bombardieri B-2 dell’aeronautica statunitense diretti verso il Pacifico.

Nyt, ‘Israele attacca sudovest Iran per aprire rotte a B-2 Usa’

Ray Takeyh, ricercatore senior per gli studi sul Medio Oriente presso il Council on Foreign Relations, ha detto al New York Times che gli attacchi israeliani nell’Iran sudoccidentale potrebbero essere un tentativo di aprire le rotte di volo per i B-2 americani. “Quello è probabilmente il corridoio ottimale”, ha affermato. Ma, ha aggiunto, i bombardieri americani potrebbero avvicinarsi a Fordo da diverse direzioni. Gli attacchi potrebbero anche essere il tentativo dell’esercito israeliano di segnalare a Trump che il costo di un’entrata in guerra per gli Stati Uniti sarebbe “davvero minimo, perché abbiamo già fatto il grosso del lavoro”, secondo Ali Vaez, direttore del progetto Iran presso l’International Crisis Group. “Lo stanno presentando come un colpo di grazia a basso costo al programma nucleare iraniano, di cui il presidente Trump potrebbe prendersi il merito”, ha aggiunto Vaez.

Al Sisi, escalation israeliana minaccia stabilità Medio Oriente

Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha espresso il “totale rifiuto” del suo governo alla campagna israeliana contro l’Iran, chiedendo una soluzione negoziata al conflitto, in una telefonata con il presidente iraniano Masoud Pezeshkian. Lo afferma la presidenza egiziana in una nota.

Nella dichiarazione, Al-Sisi ha espresso il “totale rifiuto” dell’Egitto all’attuale escalation israeliana contro l’Iran, in quanto minaccia alla sicurezza e alla stabilità del Medio Oriente, in un momento critico in cui la regione sta attraversando molteplici e crisi sempre più gravi.

Il leader egiziano chiede un cessate il fuoco immediato per riprendere i negoziati con l’obiettivo di raggiungere una “soluzione sostenibile e pacifica a questa crisi”, si legge ancora nella nota.

Idf, abbattuto drone ‘da est’ dopo allarme nel Golan

L’esercito israeliano afferma di aver intercettato il drone che ha fatto scattare le sirene in due comunità sulle alture del Golan, senza riportare feriti. Lo riferisce Times of Israel.
Secondo l’esercito, il drone “è stato lanciato da est”, un termine che le Forze di Difesa Israeliane hanno usato per riferirsi agli attacchi provenienti da Iraq e Yemen.

Trump evoca la sua decisione sull’Iran, ‘solo il tempo lo dirà!’

“Solo il tempo lo dirà!”: lo ha scritto Donald Trump su Truth, a commento di un link di Fox News dal titolo “Trump prenderà una decisione “nelle prossime due settimane”.

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